

II luoghi del romanzo

Durante il tragitto da Altaussee a Bad Ischl si erano fermati in un alberghetto apparentemente senza clienti, una locanda poco prima del vecchio ponte sul fiume Traun che traversava la città.
Una costruzione bianca a due piani con una mansarda e un’insegna in ferro battuto, una come tante in quella zona. Era stata proprio Lena a volersi fermare in quel posto, forse attratta dal suo aspetto semplice e pulito o forse da qualcosa di indefinibile, come se una forza misteriosa l’avesse indirizzata verso quel luogo.

Salirono al primo piano nella camera che i due occupavano abitualmente.
Era arredata con mobili in abete massiccio chiaro, un armadio, un comò e un letto con un’alta spalliera, proprio quello che ci voleva.
Jeremy scostò la spalliera dal muro e dette un’occhiata per capire dove nascondere il microfono. «Mettiamolo qui», suggerì Radovan indicando un punto adatto per nasconderlo e per raccogliere le conversazioni dei due mentre erano a letto.

Approfittando delle assenze di Hödl, Andràs e Lena avevano fatto di Bad Ischl la sede delle loro relazioni sociali.
Era la più raffinata località della regione con i suoi alberghi di lusso, le belle residenze in stile guglielmino,
i ristoranti esclusivi e i ritrovi come il Cafè Sissy. In più ospitava la Kaiservilla, la residenza estiva di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria.

Lena aveva scoperto che proprio a Bad Ischl il celebre musicista Franz Lehár aveva una villa dove aveva composto La Vedova Allegra.
Non aveva resistito alla tentazione di raccontare le sue esperienze come interprete dell’operetta, con l’unica variante di promuoversi al ruolo di Hanna Glawari, la protagonista, e questo aveva ulteriormente aumentato la considerazione di cui godeva nel giro delle sue amicizie.

Andràs scoprì le carte con Lena nel modo rude e diretto che gli era proprio.
Erano a pranzo sull’esplanade di Bad Ischl lungo il fiume Alm, uno dei luoghi favoriti di lei. Non aveva piovuto quella mattina, l’aria si era intiepidita e si stavano godendo la giornata. A un tratto lui le fece «Che tipo è tuo marito, uno di cui ci si può fidare?»